Ad ogni ricaduta, la Sclerosi Multipla mette di fronte alla difficoltà di riprendere in mano la propria vita.
Costruire e ricostruire sono due parole chiave nella vita con la Sclerosi Multipla. I cambiamenti, gli imprevisti e lo sforzo di adattarsi ad essi fanno parte dell’esperienza di qualsiasi persona, ma confrontarsi con una malattia significa anche essere più esposti a questo tipo di esperienze e proprio per questo è importante avere gli strumenti per affrontarle.
Le ricadute nella Sclerosi Multipla: nuovi sintomi, nuove sfide
Dopo ogni ricaduta, con la comparsa di un nuovo sintomo, che esso sia stabile o transitorio, la persona può avere la sensazione che la propria quotidianità sia compromessa, che il proprio lavoro, i rapporti familiari e quello con il proprio corpo siano improvvisamente in bilico.
Ad esempio, una parestesia ad un arto, problemi di incontinenza o di stanchezza possono far temere di non essere più in grado di lavorare, di dover chiedere aiuto ai propri familiari per arginare gli effetti di un sintomo e di dover imparare ancora una volta a conoscere in modo diverso il proprio corpo.
In seguito alla ricaduta, poi, è importante stabilire con il medico se continuare la terapia abituale o provare un farmaco diverso; così anche la routine rispetto ai farmaci cambia ed è difficile abbandonare un farmaco per provarne uno nuovo, con modalità e tempi diversi di assunzione.
Ecco allora che tutto ciò che si era costruito sembra improvvisamente svanire; oppure, ciò che prima era considerato come certo, dato per scontato, diventa un qualcosa da conquistare.
Costruire e ricostruire dopo le ricadute
Da questo punto di vista, la Sclerosi Multipla è come una continua sfida a costruire e ricostruire, a riappropriarsi di una cosa o di conquistarne di nuove. La comparsa di un nuovo sintomo o il suo progredire possono essere sconfortanti, ma è importante che la frustrazione – ad un certo punto – ceda il passo alle risorse dell’individuo.
La persona allora può iniziare a ricostruire. Ad esempio tornare a lavorare dopo un periodo di stop, riprendere le proprie abitudini e riconquistare quanto più possibile le funzionalità intaccate dalla malattia. In questo modo, è possibile ricostruire non solo la propria quotidianità, ma anche la fiducia nel proprio corpo e nelle proprie capacità.
Allo stesso modo, si può costruire. La persona può trovare nuovi modi di vivere la propria quotidianità, organizzare la propria giornata con tempi diversi o adattarsi a nuovi ausili per mantenere una buona qualità di vita.
Questo lavoro di costruire e ricostruire non può essere fatto una volta per tutte; si tratta invece di una capacità che, una volta acquisita, sarà riutilizzabile ogni volta che sarà necessario. Quindi, come imparare a farlo?
E ancora
Ciò che accomuna la capacità di costruire e ricostruire è una risorsa, presente in qualsiasi persona, che è possibile ritrovare nel concetto di creatività: la capacità di creare, di trovare nuove soluzioni ai problemi vecchi, di guardare una situazione in una prospettiva diversa, scoprire un punto di incontro inedito tra ciò che si ha e ciò che si vuole ottenere.
Così, esercitare la propria creatività può significare accedere ad una risorsa di grande valore; anche di fronte ad un nuovo sintomo, la persona può creare e ricreare, aprire nuovi orizzonti all’interno della propria esperienza quotidiana. E, di fronte ad una nuova difficoltà, sarà in grado di farlo, ancora e ancora.
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