Quando le persone con Sclerosi Multipla parlano della propria patologia, spesso iniziano a “chiamarla” con espressioni come l’ospite, l’Altra, la collega o nemica.
L’idea di fondo è che questa malattia sia in qualche modo una parte estranea da sé; la Sclerosi Multipla diventa una presenza invadente e ingombrante che non è inclusa nell’immagine della propria persona e del proprio corpo.
Riconoscere una “parte” estranea nella Sclerosi Multipla
A tutti può capitare di sentire come estranee alcune proprie caratteristiche; ad esempio, la pigrizia, la timidezza: sono “parti” non sempre accettate, vissute come un «è più forte di me». Sono percepite come se non facessero parte appieno della propria identità, una sorta di frammento diverso all’interno di sé.
Lo stesso può accadere con la Sclerosi Multipla, che diventa un’ospite indesiderata, un qualcosa di altro rispetto a se stessi, come se non facesse parte a pieno titolo del proprio corpo. Possiamo immaginarle come due “fazioni” opposte all’interno della stessa persona. Così da un lato c’è l’immagine della propria persona come era prima della diagnosi, dall’altro lato una presenza quasi estranea che va ad intaccare il proprio corpo, che colpisce all’improvviso e che bisogna combattere.
Ma le cose non stanno così: il sistema immunitario è il proprio, anche se si tratta di un funzionamento patologico.
Schierarsi dalla propria parte
Riconoscere che la Sclerosi Multipla fa parte del proprio funzionamento corporeo, così come il proprio cuore o il fegato, significa darle una residenza. Collocarla dentro di sé non più come ospite, ma come facente parte dell’insieme della propria immagine corporea.
In questo modo anche l’assunzione dei farmaci può configurarsi in modo diverso: non si tratta di intraprendere una lotta stancante contro l’Altra dentro di sé, ma di schierarsi dalla propria parte, prendersi cura della propria salute.
Così anche i diversi sintomi assumono una connotazione nuova.
Non è più “lottare contro la Sclerosi Multipla” come un’entità indefinita, ma di prendersi cura del proprio corpo; prendere le giuste contromisure rispetto al funzionamento del proprio sistema immunitario.
Non si tratta di subire passivamente tutto ciò che comporta la Sclerosi Multipla, ma di riconoscere ed accettare questa “parte” di sé, di includerla nell’immagine che si ha del proprio corpo e potersene così prendere cura.
Hai trovato utile questo articolo? Puoi iscriverti alla newsletter per ricevere i prossimi articoli.